Non solo biondo frost e sfumature ramate, che stanno bene solo a chi ha la pelle chiarissima, quest’anno tra i trend riguardanti la colorazione dei capelli c’è spazio anche per le castane e le more, spesso trascurate nel corso delle ultime stagioni. E dopo il cherry bombrè e il chocolate mauve, per loro arriva il tiger eye, color occhio di tigre, una via di mezzo tra il castano e il biondo caldo, con riflessi miele e caramello, che sembra pensato apposta per le castane che vogliono esaltare al meglio il loro colore naturale.
Questo trend capelli è nato a New York ed è particolarmente amato dai vip e dalle celebrities, che se ne sono subito innamorate e se ne sono servite per ravvivare la propria chioma. Ha poi conquistato tantissime trend-setter in tutto il mondo e star di Hollywood come Jessica Alba, Jennifer Lopez, Chrissy Teigen e Lily Aldridge che lo “indossano” come un talismano, la pietra a cui si ispira.
In questo articolo vi sveleremo tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo colore tiger eye, con i nostri consigli e suggerimenti.
Cos’è il tiger eye?
Letteralmente chiamato “occhio di tigre”, questo trend è, di fatto, ispirato all’omonima pietra, un cristallo di quarzo di un colore marrone scuro molto caldo caratterizzato da particolari fasce di colore giallo dorato che lo attraversano. Questa pietra semi-preziosa è stata invece chiamata in questo modo per rendere onore proprio alla tigre, dato che i suoi colori richiamano tanto l’iride del re della giungla. In Sud Africa la pietra tiger eye rappresenta una sorta di talismano, viene di solito portata al collo come ciondolo perché si ritenga abbia proprietà magiche. Tra i vari benefici attribuiti ad essa ci sono, infatti, un aumento dell’energia, della forza di volontà e della fiducia in se stessi, e si dice che questa pietra sia d’aiuto nel superare i momenti di difficoltà, contribuendo a far prendere maggiore consapevolezza di sé e acquisire maggiore chiarezza (si dice, infatti, nell’ambito della cristalloterapia, che l’occhio di tigre sia anche benefico per gli occhi). Per questo motivo, questa colorazione è molto amata anche da parte di chi sente il bisogno di un cambiamento e vuole buttarsi in un nuovo inizio, anche se se solo beauty.
Proprio come la pietra semi-preziosa, la tecnica del tiger eye sui capelli è caratterizzata da una nuance calda a base castana attraversata da sfumature miele e caramello, una via di mezzo tra il castano e il biondo caldo, con toni vicini all’arancio bruciato che illuminano il volto e addolciscono i lineamenti.
A chi è adatto il tiger eye?
Il tiger eye, essendo un colore dolce e luminoso, è perfetto per chi ha i capelli castani, con particolare predilezione per chi ha la carnagione olivastra, media e calda. Eppure, la cosa interessante è che questo tipo di tecnica si presta anche per chi vuole esaltare un biondo troppo “piatto”, aggiungendo intensità e profondità ai toni chiari con delle sfumature più scure.
Il tiger eye è una tecnica che risalta e spicca moltissimo sui capelli lunghi e di media lunghezza, specialmente se accompagnato da onde morbide che ne enfatizzano il dinamismo, dato dal contrasto tra base calda e punti di luce, conferendo un’ulteriore impressione di luminosità e movimento. Tuttavia, questa tecnica riesce a dare soddisfazioni anche sui capelli corti e cortissimi, perché i contrasti tra tonalità più chiare e scure che propone si sposano con i tagli più dinamici.
Come si realizza il tiger eye?
La tecnica per la realizzazione del tiger eye è il balayage che permette di effettuare schiariture in alcune zone studiate per strutturare il viso a seconda della forma e del taglio di capelli. Si basa sull’hair contouring, proprio come nel make up, cioè la schiaritura selettiva di alcune ciocche, soprattutto sulla lunghezza e sulle punte, scelte in modo da mettere in risalto i punti di forza del volto e minimizzare i difetti.
Grazie a questa tecnica, il contrasto con la base più scura, risulterà visibile senza essere eccessivo, riprodurrà l’effetto naturale del sole. A una prima decolorazione, applicata su lunghezze e punte infatti, seguirà una colorazione per rendere più naturale e uniforme l’effetto. Ed è proprio questo secondo passo a differenziarlo dallo shatush.
Se si ha un viso tondo, ad esempio, le schiariture dovrebbero essere concentrate nella parte alta, mantenendo invece le sfumature più scure sulle lunghezze, così da sfinare il volto. Chi ha un viso lungo e rettangolare dovrà optare per delle schiariture sui lati, per addolcire le proporzioni e smussare le mascelle pronunciate.
Come abbiamo già detto, il taglio lungo ondulato resta l’hairstyle più indicato per valorizzare al meglio questo tipo di colore, ma anche il long bob, il wob e lo swag si prestano molto per sfoggiare un tiger eye degno di nota. Per il taglio di capelli corto consigliamo un pixie cut dal ciuffo importante o bob cortissimi in cui si punta tutto su contrasti e asimmetrie. Occhio anche alla scalatura: se i capelli sono sottili e piatti scalate solo frontalmente, mai dietro, per evitare di avere un maxi volume sulla sommità della testa e una chioma piatta sul resto, mentre se sono più corposi e il viso è largo va fatta anche sui lati.
Come mantenere il tiger eye
Per mantenere vivo il colore tiger eye consigliamo di non eccedere con i lavaggi e utilizzare sempre uno shampoo e un balsamo specifici per capelli colorati, in modo da preservare più a lungo le sfumature ottenute ed evitare che si appiattiscano prima del dovuto. Qualora le ciocche chiare virassero al giallo paglierino, potete usare una volta alla settimana uno shampoo antigiallo. Se invece il colore tende al rossastro, inconveniente tipico di chi schiarisce il castano scuro, si può rimediare con un riflessante cenere o antracite.
Per ripristinare, invece, la morbidezza del capello che comunque viene sottoposto ad una decolorazione, vi consigliamo di nutrire la chioma con oli come quello di semi di lino o di argan, da utilizzare come finish dopo l’asciugatura su punte e lunghezze. Infine, consigliamo un ripasso dal parrucchiere almeno ogni 3 mesi per riuscire a preservarne intensità e lucentezza.