Chi ama il make-up, apprezza l’utilizzo di strumenti ed accessori utili a rendere il trucco assolutamente impeccabile: primi tra tutti sicuramente sono i pennelli, fidati alleati nella creazione di una perfetta base viso o di un make-occhi o labbra preciso e pulito. In questo articolo però, ci concentreremo sul viso, attraverso la conoscenza di uno tra i pennelli più utilizzati e vari per la creazione di una base omogenea, uniforme e naturale. Stiamo parlando del pennello kabuki, uno strumento che cela nella sua semplicità molteplici varianti e utilizzi differenti.
Pennello kabuki: nascita e origini
La storia del pennello kabuki vanta origini decisamente antiche e nasce in Giappone (sicuramente dal nome lo avevate intuito!). Il suo nome evoca una forma d’arte particolarmente sviluppata e praticata nel Sol Levante, il teatro Kabuki, termine che letteralmente significa “particolarmente abile nella danza e nel canto”. Tale disciplina artistica nasce intorno al ‘600 a Kyoto, dall’idea della famosa danzatrice Okuni, ideatrice di uno stile di danza decisamente innovativo, ispirato alle antiche danze propiziatorie e religiose in voga in quel periodo. Vi starete chiedendo il nesso che tutto questo ha, con la tipologia di pennelli di cui stiamo parlando: il teatro Kabuki inizialmente aperto anche alle donne, successivamente escluse dalla recitazione, è caratterizzato da uno stile estetico pomposo e ricco, determinato da make-up appariscenti, pesanti e molto marcati proprio per enfatizzare la mimica facciale degli attori. La base di questo specifico make-up era essenzialmente creata con una quantità abnorme di polvere di riso, proprio per rendere i volti eterei, quasi simili a maschere e, proprio per velocizzare l’applicazione, veniva utilizzato un pennello ampio, adatto ad adempiere a questo scopo, pennello che prese appunto il nome di kabuki.
Il pennello kabuki, col passare del tempo, si è modernizzato e diffuso ampiamente, mutando forma e dimensione e diventando progressivamente un vero e proprio must have per i nostri beauty case, proponendosi in versione moderna ed estremamente funzionale!
Tipologie e varianti
Come abbiamo già detto, il pennello kabuki attualmente viene proposto dalle varie case cosmetiche in numerose tipologie e varianti adatte a svolgere precise funzioni sul nostro viso e all’applicazione di prodotti dalla texture differente, ma tutte con un comune denominatore: la sezione delle setole è ampia e di dimensioni piuttosto ingenti, la disposizione delle stesse è soffice e la forma è quasi sempre a “cupola” nonostante piccole variazioni, proprio per consentire un’ottimale ripartizione del prodotto e un effetto finale naturale e uniforme.
Pennello kabuki classico
Il pennello kabuki per eccellenza è di dimensioni piuttosto ridotte: il manico è estremamente corto in modo da consentire un’agevole impugnatura con le dita (come avviene per il pennello da barba per intenderci!). Le setole sono ampie e soffici, piuttosto lunghe e la forma è molto somigliante ad una cupola con estremità arrotondata proprio per agevolare la sfumatura di prodotti dalle texture differenti: sebbene questo pennello nasca essenzialmente per applicare prodotti in polvere, ben si presta all’applicazione di prodotti fluidi che risulta omogenea, leggera e molto aerata, esattamente come avviene con la stesura ad aerografo per un risultato estremamente naturale.
Pennello kabuki angolato
La sua forma, angolata appunto, è originata dal taglio trasversale delle setole, anche in questo caso dense, morbide e corpose. Questo pennello kabuki pertanto risulta ideale per trattare le zone maggiormente spigolose del viso come ad esempio gli zigomi o per creare luci ed ombre nel contouring e highlighting. Il kabuki angolato è prettamente utilizzato per l’applicazione del blush in quanto la sua caratteristica forma consente una stesura estremamente precisa e mirata del prodotto evitando così chiazze e disomogeneità del colore stesso. Ottimo anche per l’applicazione di bronzer o come già menzionato, di tutti quei prodotti utili a realizzare luci ed ombre sul viso valorizzandone la fisionomia: si tratta infatti di un pennello viso che potremmo definire “di precisione” proprio perché consente di applicare i prodotti in una zona del volto specifica e circoscritta in maniera molto pulita.
Kabuki a cuspide
La sua caratteristica forma affusolata ricorda proprio una cuspide: in questo caso le setole sono meno ampie e leggermente più rigide, accompagnate da una media lunghezza che rende questo pennello idoneo all’applicazione di polveri ma anche e soprattutto di prodotti fluidi e liquidi. La compattezza delle setole e la sua forma agevolano l’applicazione del make-up in tutte quelle zone del viso più difficili da raggiungere o anche in questo caso per applicare in maniera mirata bronzer in crema o compatti o meglio ancora illuminanti.
Kabuki arrotondato
Anche il pennello kabuki arrotondato si rivela estremamente utile: la particolarità che lo contraddistingue è caratterizzata da setole molto dense ed altrettanto corte che lo rendono estremamente adatto all’applicazione di fondotinta, sia compatti che in polvere o minerali. La quantità notevole di setole consente di catturare adeguatamente qualunque tipo di prodotto, ripartendolo uniformemente e con estrema naturalezza sul viso, per un effetto finale coprente ma mai artificiale.
Kabuki piatto o flatbuki
Il pennello kabuki a setole piatte viene definito anche flatbuki proprio per la disposizione delle sue setole che risultano strette alla base per poi allargarsi in maniera significativa all’estremità. Questa tipologia di pennello è particolarmente conosciuta ed utilizzata per l’applicazione dei fondotinta, anche in questo caso sia in polvere che fluidi. Le setole catturano e ripartiscono il prodotto in maniera uniforme e precisa conferendo al viso un aspetto naturale ed uniforme. La leggerezza dell’applicazione è proprio una delle peculiarità che lo caratterizza, ma ciò non toglie che la coprenza del prodotto possa essere comunque modulata a proprio piacimento e a seconda delle necessità.
Considerazioni finali sul pennello kabuki
Il pennello kabuki, a prescindere dal taglio delle setole e dalla sua forma, rappresenta un vero e proprio must have per creare una base viso perfetta. L’ideale sarebbe avere a disposizione una gamma completa che comprenda tutte le varianti mostrate, in modo da avere la tipologia specifica per l’applicazione di ogni tipo di prodotto. Tuttavia, anche il solo flatbuki, che sia in setole naturali o sintetiche, rappresenta senza ombra di dubbio il pennello più versatile e completo, adatto bene o male a qualsiasi utilizzo.
I prezzi per questa tipologia di pennello variano in base al brand. Consigliamo preferibilmente di fare un piccolo investimento, spendendo qualche euro in più per un pennello valido e di qualità, perché, al di là della forma, sono proprio le setole e la loro qualità a fare realmente la differenza quando si parla di trucco. Guardandovi intorno sul web, non avrete sicuramente difficoltà nel trovare il pennello kabuki più adatto alle vostre esigenze!