In estate la parola d’ordine è decisamente abbronzatura: sole, mare e vacanze incrementano questo desiderio di tintarella che conferisce alla nostra pelle un aspetto più sano e piacevole. Tuttavia il sole non è per tutti: molte di noi optano per vacanze alternative che non prevedono spiagge o addirittura a causa degli impegni lavorativi desistono dall’idea di avere un bel colorito ambrato. Per fortuna la cosmesi agevola chi, per un motivo o per l’altro, non può o non riesce a esporsi al sole attraverso un prodotto che negli anni si è evoluto notevolmente offrendo formulazioni sempre più tecnologiche ed innovative: stiamo parlando dell’autoabbronzante.

In lozione, fluido, spray o in crema, l’autoabbronzante nel corso degli anni ha fatto passi da gigante e se fino a qualche tempo fa, era considerato un tabù a causa del colorito piuttosto aranciato e anche poco gradevole da vedere che conferiva alla nostra pelle, attualmente, con l’evoluzione delle formulazioni, è in grado di garantire un colorito del tutto simile per non dire uguale all’abbronzatura naturale, col vantaggio di poterne modulare l’intensità a seconda del numero di applicazioni che decidiamo di effettuare.

autoabbronzante

Autoabbronzante: come funziona?

L’autoabbronzante agisce sulla nostra pelle attraverso un meccanismo che prende spunto direttamente dalla funzionalità del nostro organismo: esso infatti colora l’epidermide, strato della pelle maggiormente superficiale, attraverso una vera e propria reazione chimica che coinvolge il Diidrossiacetone (DHA), principio attivo contenuto nell’autoabbronzante e presente naturalmente anche nel nostro corpo, che va a reagire con la cheratina presente nella pelle.

Tale meccanismo non coinvolge in alcun modo la melanina come per l’abbronzatura dovuta all’esposizione solare ed è per questo motivo che l’autoabbronzante, se vogliamo, è un validissimo sostituto dell’abbronzatura naturale in quanto, pur agendo diversamente rispetto ai raggi UV, consente di eliminare totalmente i danni che essi possono provocare alla nostra pelle, quali macchie solari, photoaging, formazione di radicali liberi e, nei casi peggiori, melanomi.

Tuttavia è opportuno ricordare che la tintarella data dall’autoabbronzante non rappresenta una forma di difesa del nostro corpo contro le scottature come quella da esposizione solare (ricordiamoci che l’abbronzatura, e quindi la produzione di melanina, è un meccanismo che viene attivato dal nostro organismo per proteggerci dal sole stesso) ed essendo appunto artificiale necessita comunque dell’applicazione di una valida protezione solare adeguata alla nostra pelle, che andrebbe applicata non solo in estate ma durante tutto l’anno.

Autoabbronzante: come preparare la pelle all’applicazione

L’autoabbronzante può rivelarsi un nostro fedelissimo alleato per quest’estate purché per quanto riguarda la sua applicazione si seguano gli opportuni accorgimenti che ci consentano di ottenere un colorito uniforme e naturale.

Partiamo dalle basi: una pelle in ottime condizioni assicura un risultato uniforme e privo di macchie o aloni scuri che risulterebbero decisamente antiestetici. Per evitare tutto questo è opportuno esfoliare adeguatamente la pelle, se possibile epilare le zone da trattare i quanto i peli potrebbero lasciare striature durante l’applicazione e mantenere la pelle idratata costantemente.

Sarebbe opportuno fare una ceretta su gambe e braccia almeno due giorni prima dell’applicazione dell’autoabbronzante, in modo che la pelle risulti più liscia e uniforme possibile. Il giorno prima dell’applicazione uno scrub delicato effettuato sulle zone da trattare consente di rimuovere le cellule morte garantendo in questo modo un colorito estremamente uniforme.

Idratare la pelle è fondamentale in quanto l’abbronzatura artificiale data dall’autoabbronzante coinvolge lo strato superficiale della pelle, l’epidermide appunto, ed essendo soggetta a naturale desquamazione dovuta al turn over cellulare, finirebbe per determinare antiestetiche chiazze che pregiudicherebbero la resa del nostro prodotto.

guanto autoabbronzante

Autoabbronzante: applicazione

L’applicazione dell’autoabbronzante, che sia fluido, in crema o spray, richiede precisione e meticolosità. In commercio esistono appositi guanti in micro fibra (spesso venduti insieme al prodotto) che ne agevolano la stesura, rendendola omogenea ed uniforme. L’applicazione diretta sulla pelle è sconsigliabile, così come l’uso delle mani, proprio per non creare aloni e striature. Il guanto, al contrario, diffonde il prodotto in maniera regolare e controllata: si ripartisce il prodotto sulla sua superficie e si massaggia la pelle in modo da distribuirlo sulle zone che abbiamo scelto di trattare.

Sul corpo:

Applicare l’autoabbronzante sul corpo è notevolmente più semplice proprio perché le superfici da trattare sono più estese e meno particolareggiate. Sulle gambe e sulle braccia dobbiamo solo prestare attenzione alle ginocchia e al retro delle stesse e ai gomiti, sezioni di pelle decisamente più ostiche rispetto al resto degli arti. Limitiamoci a massaggiare adeguatamente il prodotto con l’apposito guanto e, se proprio non possiamo fare a meno di utilizzare le mani, assicuriamoci di far assorbire adeguatamente il prodotto senza lasciarne eccessi sulla pelle che determinerebbero macchie più scure.

Sul viso:

Per quanto riguarda il viso, l’applicazione dell’autoabbronzante è un po’ diversa: data la superficie meno estesa di pelle che dobbiamo trattare, il guanto in questo caso non è adeguato e dobbiamo necessariamente avvalerci dell’uso delle nostre mani per ripartire il prodotto.

Per quanto riguarda il viso, è preferibile utilizzare una lozione o una crema in quanto lo spray o una lozione particolarmente liquida renderebbe l’applicazione decisamente più difficoltosa. Teniamo ben presente che dobbiamo, anche in questo caso, massaggiare il prodotto in maniera capillare, avendo cura di farlo assorbire completamente senza dimenticare zone importanti come i lati del naso, il contorno labbra, le palpebre, le orecchie e l’attaccatura dei capelli. Ovviamente anche il collo e il décolleté sono zone piuttosto difficili dove l’applicazione richiede una certa cura e meticolosità.

Ricordiamoci poi di lavare accuratamente le mani dopo l’applicazione per non macchiarle, e di non fare docce per almeno 4 o 5 ore successive all’applicazione. Evitiamo anche indumenti chiari poiché rischiereste di macchiare i tessuti perlomeno fino a quando l’autoabbronzante non si è opportunamente fissato alla nostra pelle.

autoabbronzante

Autoabbronzante: la durata

Ma quanto durano gli effetti dell’autoabbronzante sulla nostra pelle? Sappiamo che l’abbronzatura artificiale coinvolge solo lo strato superficiale della nostra pelle, il che significa che tende piano piano a svanire seguendo il naturale ricambio cellulare che dura in media 7/15 giorni. Ovviamente è possibile ripetere l’applicazione quando e come desideriamo in base al colorito che vogliamo ottenere o mantenere. Uno dei vantaggi di questa tipologia di prodotto è proprio la possibilità di modularne gli effetti a nostro gusto personale.

Prima di concludere è opportuno ricordare che l’autoabbronzante non rappresenta una protezione solare di alcun genere. Ricordiamoci sempre di applicare quella più adatta alla nostra pelle a prescindere dall’esposizione per preservarla a lungo e mantenerla sana e giovane.