Oggi moltissime donne che amano prendersi cura di sé in maniera naturale e sicura, consapevoli dell’importanza della loro salute, scelgono sempre di più tinte per capelli bio o “fai da te” anziché tinture chimiche. Purtroppo le tinte chimiche sono tra i prodotti più pericolosi per la nostra salute, perché penetrano non solo nel capello ma anche nel bulbo pilifero, trasportando sostanze tossiche ad altissimi dosaggi. Diversi studi dimostrano i danni causati nel tempo dall’utilizzo costante di tinte chimiche, dalle reazioni allergiche alle reazioni cutanee, per arrivare a dolori e gonfiori ai linfonodi del collo e della schiena fino a qualche caso di tumore.
Le caratteristiche delle tinte per capelli chimiche
Le tinte chimiche permanenti sono formate da due parti: una in cui si trovano i coloranti, l’ammoniaca, oltre a sostanze che fungono da tampone per non alterare il pH e antiossidanti che evitano l’ossidazione delle molecole coloranti; l’altra parte contiene acqua ossigenata, che è un ossidante e serve a far colorare il prodotto quando misceliamo insieme le due parti. Una volta applicata sui capelli, la tinta reagisce con i capelli stessi attraverso una seconda ossidazione che ha come risultato quello di colorare i capelli.
Queste tinte danno la possibilità di ottenere colorazioni intense e durevoli e coprono i capelli bianchi ma, venendo a contatto con il cuoio capelluto e con la fronte, possono causare reazioni allergiche o sensibilizzazione nei soggetti predisposti. Poiché si tratta di prodotti aggressivi, le tinte per capelli possono nel tempo sfibrare il capello indebolendolo.
Le tinte chimiche, infatti, contengono numerose sostanze tossiche come ammoniaca, metalli, conservanti, parabeni, siliconi, formaldeide, quest’ultima considerata una sostanza cancerogena. Possono contenere anche alcuni composti conservanti alogeno-organici, tra cui la più usata è la para-fenilendiammina (PPD), un colorante e un allergene molto potente, che per legge non può superare il 6% del prodotto. Spesso le tinte chimiche contengono anche ammine aromatiche che hanno la funzione di far attecchire i pigmenti come la resorcina, un fissante-colorante irritante che può interferire con la tiroide e il sistema endocrino. Tutto ciò può essere contornato dai cosiddetti “Peg“, sostanze sintetiche emollienti che rendono il tessuto cutaneo più permeabile, quindi anche più vulnerabile.
Le caratteristiche delle tinte per capelli bio
Le tinte per capelli bio, a differenza di quelle chimiche, sono formulate con pigmenti vegetali che colorano i capelli senza aggredirli in quanto non irritano il cuoio capelluto e, oltre a essere gentili con la pelle, rispettano anche l’ambiente e gli animali. Esse contengono numerosi ingredienti naturali come oli ed estratti vegetali che rendono anche più morbidi e lucidi i capelli, migliorandone notevolmente l’aspetto. Anziché stressare i capelli, le tinte per capelli bio rappresentano a tutti gli effetti un vero e proprio trattamento di bellezza.
Queste tinte, essendo prive di ammoniaca e di acqua ossigenata, hanno però un potere colorante inferiore e quindi una capacità di coprire i capelli bianchi rispetto alle tinte chimiche. Inoltre offrono una gamma di colorazioni più limitata di quella che viene offerta dalle molecole chimiche e non permettono di modificare totalmente il proprio colore di capelli, in quanto colorano tono su tono. Anche la durata della colorazione è inferiore: rispetto alle tinte chimiche, le tinture naturali svaniscono dopo qualche lavaggio.
I tipi di tinte per capelli bio e come riconoscerle
Per ovviare ai “problemi” delle tinte naturali sopra elencati, sono nate tantissime tinte per capelli bio che rappresentano un buon compromesso tra le tinte naturali e quelle chimiche perché, pur contenendo comunque una minima parte di metalli e coloranti sintetici, sono arricchite da ingredienti vegetali. È il caso della Tinta Nutricolor Delicato di Biokap, che contiene olio di argan da agricoltura biologica, proteine del riso, derivato del salice ed acidi lipofili di frutta, che nutrono i capelli e li rendono più morbidi e luminosi.
Esistono poi delle vere e proprie erbe tintorie e miscele di polveri vegetali in grado di colorare i capelli tono su tono, donando loro bellissimi riflessi e coprendo, con un po’ di pazienza, anche i capelli bianchi. È il caso del classico henné, la lawsonia inermis, in grado di offrire riflessi rossi ai capelli e di coprire anche i bianchi, dell’indigofera tinctoria, in grado di donare riflessi blu/neri ai capelli scuri, o di miscele realizzate con cassia, curcuma, rabarbaro e camomilla, in grado di regalare riflessi biondi/dorati. Un esempio è rappresentato dalle tinte vegetali in polvere Khadi, proposte in tre varianti di biondi (chiaro-medio-dorato), tre castani (chiaro-scuro-nocciola), due rossi (rosso chiaro-rosso scuro) e due neri (blu-nero).
L’ultima frontiera delle tinte per capelli bio è rappresentata dalle tinte vegetali in crema della linea Sherazade di Francy Bio-Culture. Si tratta di vere e proprie tinte in forma liquida, già pronte da applicare, dalla formulazione completamente naturale e biologica: contengono infatti un’associazione di erbe tintorie e oli ed estratti naturali. Sono dei veri e propri trattamenti di bellezza per i capelli, che rinforzano la loro struttura, li nutrono, li rendono morbidi, lucidi e brillanti.
Per la scelta di una tinta quanto più naturale e sicura possibile consigliamo sempre di leggere l’etichetta che riporta la lista degli ingredienti, per assicurarci che non siano presenti sostanze come l’ammoniaca, la resorcina e la para-fenilendiammina, accertarsi della presenza di una certificazione che attesti la naturalità del prodotto e l’uso di ingredienti biologici, e chiedere sempre consiglio a un erborista esperto.
La legge prevede che i produttori, prima di immettere i coloranti sul mercato, li facciano controllare da un esperto qualificato, che compie un’attenta e accurata valutazione della loro sicurezza. Inoltre, i produttori sono tenuti a fornire in etichetta importanti avvertenze e istruzioni d’uso, così da favorire un impiego sicuro del prodotto.
In aggiunta a questo, l’industria dei coloranti per capelli europea e italiana sta anche lavorando con la Commissione Europea, in particolare con il suo Comitato Scientifico sulla Sicurezza del Consumatore (SCCS), raccogliendo e fornendo tutti i dati sulla sicurezza delle sostanze coloranti per capelli. A oggi, però, gli ingredienti delle tinte per capelli attualmente in uso per la legge non sono considerati dannosi per la salute ed è stata stilata soltanto una lista positiva di coloranti ammessi.