Oggi si stanno sempre più diffondendo sul mercato internazionale smalti bio e con buon INCI, ideali per coloro che desiderano una manicure perfetta e “al naturale”, prediligendo l’utilizzo di prodotti totalmente privi di ingredienti chimici dannosi o irritanti. Sulla scia del trend sempre più dilagante che vede diffondersi a livelli esponenziali la cultura della cosmesi e del make-up ecobio, i brand cosmetici “green” hanno pensato anche agli smalti.
Prima di cedere alla tentazione di comprare una di quelle coloratissime boccette di smalto presenti sugli scaffali delle profumerie, sempre più donne ormai sollevano l’etichetta adesiva posta sotto o sul lato della boccetta per conoscere la formulazione del prodotto, ovvero l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), che presenta l’elenco degli ingredienti contenuti e la quantità degli stessi.
Gli smalti tradizionali contengono sostanze tossiche dannose e potenzialmente cancerogene che possono arrecare dei danni alla nostra salute: la loro pericolosità risiede nel fatto che vengono inalate direttamente al momento dell’applicazione e, inoltre, vengono assorbite direttamente dall’unghia che presenta una natura porosa proprio come la nostra pelle.
Sostanze dannose contenute negli smalti
Gli smalti tradizionali contengono una serie di ingredienti considerati nocivi per la nostra salute se impiegati in grandi quantità o con un uso scorretto. Gli effetti tossici su salute e ambiente sono dovuti a un’esposizione eccessiva a tali per assorbimento e inalazione e ovviamente per ingestione. Sono pericolosi soprattutto per i bambini che attratti dai colori vivaci delle boccette potrebbero provare a berle; inoltre i più piccoli hanno l’abitudine di mettere qualsiasi cosa in bocca, non solo le proprie manine ma anche quelle della mamma che se presentano smalto o tracce di solventi potrebbero rivelarsi tossiche. Gli effetti tossici si manifestano sia a livello respiratorio per inalazione (irritazione) che sugli organi riproduttivi aumentando il rischio d’infertilità e di danni al feto come riportato nella ricerca pubblicata da Workplace Health & Safety.
Proviamo ad analizzare insieme alcune delle sostanze tossiche contenute negli smalti.
Toluene
Si tratta un liquido volatile e incolore dall’odore caratteristico, usato oggi come sostituto del benzene (infatti è contenuto anche nella benzina). Viene utilizzato come solvente, ovvero per favorire lo scioglimento di resine, vernici e coloranti. Viene utilizzato negli smalti per favorirne la stesura e la rapida asciugatura ma al momento dell’applicazione evapora facilmente, risultando pericoloso per le vie respiratorie. L’assorbimento a livello cutaneo e del sistema nervoso può provocare disturbi al sistema nervoso centrale, spasmi, blocco respiratorio e cardiaco, perdita di conoscenza, irritazione cutanea e delle mucose.
Canfora
La canfora è una sostanza cerosa di colore bianco o trasparente dal forte odore aromatico, di origine vegetale ma che può essere prodotta sinteticamente dall’olio di trementina. Ha azione plastificante rendendo smalto e unghie più flessibili. Diversi studi hanno confermato che questa sostanza, se assunta in grandi quantità e per lungo tempo, può risultare particolarmente nociva per neonati, bambini e anziani, e può provocare irritazione a livello respiratorio se inalata, reazioni allergiche sulla pelle (cuticole comprese), arrossamento degli occhi, ma anche nausea e mal di testa.
Formaldeide
La formaldeide è la più semplice delle aldeidi, prodotta a livello industriale per ossidazione del metanolo, per cui è totalmente chimica. Viene impiegata per rendere lo smalto più resistente e per produrre resine sintetiche per materiali edili, mobili, legno, tende ma anche per tinte e prodotti liscianti per capelli. Studi clinici hanno dimostrato come l’esposizione prolungata alla formaldeide possa provocare irritazione delle mucose, degli occhi e della pelle, mal di testa, spossatezza generalizzata, tosse, allergie sotto forma di dermatiti con prurito, asma ed eczemi. Sull’effetto cancerogeno della formaldeide si è pronunciata anche l’AIRC, l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro, che ne ha evidenziato la capacità di interferire addirittura sul DNA.
Resina di Formaldeide (Tosylamide/TSFR)
Si tratta di una resina derivata dalla formaldeide, usata per la preparazione di smalti per unghie allo scopo di migliore l’adesione del prodotto sull’unghia, aumentare la luminosità del colore e facilitare la sua applicazione. Vari studi dimostrano che essa è in grado di provocare, soprattutto nelle adolescenti, manifestazioni allergiche sotto forma di dermatite alle palpebre, dovuta al grattarsi con le unghie verniciate di smalto contenente questa sostanza.
DPB (Dibutyl phthalate)
Il DPB è una sostanza che viene utilizzata di solito per plastificare, come additivo per adesivi e inchiostri da stampa o come ectoparassiticida per animali, ossia per limitarne la crescita, provocare loro la morte o per respingerli. La sua azione plastificante rallenta l’erosione dello smalto. Gli studi hanno mostrato come il DPB ha un’attività tossica a livello dell’apparato genito-urinario e in gravidanza può indurre aborti e malformazioni congenite.
Perché scegliere smalti bio?
In commercio esistono smalti che contengono le sostanze sopracitate in una quantità considerata accettabile e conforme alle normative Europee, per questo motivo vengono comunque venduti nelle profumerie di tutta Italia. Su siti web esteri o in alcuni negozi è possibile trovare anche smalti che non rispettano le norme di legge, magari prodotti del mercato internazionale (non UE), per questo nel dubbio è sempre bene verificare l’etichetta o l’eventuale assenza dell’etichetta.
Resta il fatto però che, anche se l’INCI fosse ben visibile sulla confezione, non è comunque possibile conoscere la precisa concentrazione di ogni sostanza.
Per le donne in stato di gravidanza (e non solo) consigliamo di scegliere smalti bio che evitano nelle loro formulazioni le sostanze più dannose, certificati ed etichettati dalle diciture “Big 3 Free”, “Big 4 Free” e “Big 5 Free”. Ma cosa significano queste diciture?
Smalti Big 3 Free: sono quelli che non contengono il cosiddetto “Toxic Trio” costituito da DBP, Formaldeide e Toluene. È il caso degli smalti TNS Cosmetics di cui vi abbiamo già parlato.
Smalti Big 4 Free: sono quelli che non contengono il “Toxic Trio” e una delle ulteriori due sostanze pericolose tra canfora e TSFR.
Smalti Big 5 Free: sono quelli che non contengono nessuna delle 5 sostanze che abbiamo identificato prima.
Faby è forse uno dei brand più innovativi che ha ottenuto una certificazione “Big 10 Free” per i suoi smalti bio, in quanto oltre a non contenere le 5 sostanze tossiche di cui vi abbiamo parlato non contengono neppure Ethyltosylamide, TPHP, acetone, parabeni e petrolati. Questo brand ha ideato una linea di smalti composta per l’87% di ingredienti di origine naturale, 100% vegan & cruelty-free. Ogni smalto è stato ricavato direttamente dalla lavorazione di pasta di legno, cotone, mais, manioca e altre materie prime vegetali, non ricavate dal petrolio, inoltre il flacone è in vetro ecologico e riciclabile.
Gli smalti bio e con buon INCI ci fanno tirare un sospiro di sollievo e ci fanno sentire tranquille e libere di stenderli senza paura ogni volta che vogliamo sulle nostre unghie e anche su quelle delle nostre bimbe.