Negli ultimi anni in America c’è stato un boom di utilizzo di nuovi strumenti per la routine quotidiana di bellezza e pulizia del viso che adesso si sta diffondendo sempre di più qui in Italia: molte donne, infatti, stanno iniziando ad utilizzare dei metodi innovativi per detergere e struccare il viso, uno dei quali è sicuramente il famoso panno in microfibra per il viso.
Che cos’è il panno in microfibra per il viso?
Il panno in microfibra per il viso è un tessuto dove le fibre che lo compongono sono ultrafini, anche 1/20 rispetto alle fibre di seta. Le fibre plastiche molto più sottili hanno un rapporto superficie/volume maggiore e possono “attrarre” e “trattenere” sporco e impurità. Proprio grazie a questa maggiore capillarità, il panno in microfibra è in grado di lavorare tramite microdermoabrasione, ovvero la rimozione delicata delle impurità accumulate sul viso.
L’accurata selezione delle fibre permette un’asportazione efficace ma delicata di cellule morte, sebo, sporco, impurità e make-up, anche con il solo utilizzo dell’acqua. Tutto ciò che viene asportato dalla cute tramite un movimento meccanico, è trattenuto nelle speciali fibre e viene rilasciato solo al momento del risciacquo del panno: lo sporco non viene spostato per tutto il viso, ma semplicemente rimosso.
Per struccarsi con il panno in microfibra per il viso bisogna per prima cosa inumidire il panno con acqua tiepida (non calda perché lesionerebbe la pelle e non fredda perché non struccherebbe in maniera efficace) e strizzarlo, senza aggiungere altri prodotti detergenti.
Iniziando dagli occhi, bisogna appoggiare il panno su una palpebra e lasciare agire per qualche istante, dopodiché muoverlo delicatamente verso il basso per rimuovere con facilità tutte le tracce di ombretto, matita e mascara. Lo stesso procedimento va ripetuto per lo stesso occhio, usando l’altro lato del panno. Noi vi consigliamo, nel caso di trucco waterproof, di aggiungere al panno qualche goccia di bifasico o olio, per facilitarne la rimozione.
Dopo aver struccato gli occhi, bisogna risciacquare il panno, appoggiarlo poi sul viso e con i polpastrelli procedere ad un massaggio con leggeri movimenti circolari, per rimuovere tutto il fondotinta, il correttore e la cipria. Per ottenere un delicato effetto esfoliante, vi consigliamo di prolungare il massaggio, valutando la reattività della vostra pelle.
Infine bisogna risciacquare il viso con abbondante acqua tiepida e il panno andrà lavato con acqua tiepida e sapone neutro oppure lavato in lavatrice a 60 gradi, senza però mai usare additivi come ammorbidente o candeggina, e lasciato ad asciugare all’aria aperta.
Vantaggi del panno in microfibra
Rispetto ai metodi di pulizia del viso tradizionali, il panno in microfibra per il viso presenta numerosissimi vantaggi.
Innanzitutto il fatto che si utilizzi soltanto con l’acqua, senza l’ausilio di sapone, latte detergente, tonico e dischetti di cotone, lo rende innanzittutto un metodo economico e veloce che ci fa risparmiare soldi nell’acquisto di più prodotti e tempo per i vari step di detersione.
In secondo luogo, è adatto anche a chi ha la pelle sensibile, perché è delicato sulla pelle e permette di evitare l’uso di prodotti spesso aggressivi perché contenenti agenti chimici dannosi. In generale può essere utilizzato su qualsiasi tipologia di pelle ed è consigliato soprattutto alle pelli impure e miste perché è in grado di ridurre i punti neri e i comedoni oltre a tenere a bada l’eccessiva secrezione di sebo.
Il panno in microfibra, tramite l’azione meccanica del massaggio sul viso, permette di effettuare una vera e propria esfoliazione quotidiana della pelle: dopo il suo utilizzo, la pelle avrà un aspetto sano, fresco e luminoso.
Infine, il panno in microfibra è l’alternativa ecologica al classico dischetto di cotone, in quanto è possibile lavarlo e riutilizzarlo più e più volte, riducendo l’emissione di rifiuti e il consumo di prodotti detergenti inquinanti. Se usato correttamente 1 o 2 volte al giorno, il panno in microfibra può durare anche fino a 4 mesi.
Come si è diffusa la tendenza del panno in microfibra per il viso?
Dopo un buon successo in Svezia, oltre 20 anni fa, dei panni in microfibra per le pulizie domestiche, in Germania si pensò di adottare questi materiali per la detergenza della pelle. Con una brillante acrobazia di marketing, nacque così un marchio, “Claroderm“, che cercò di lanciare un utilizzo cosmetico green delle microfibre, sponsorizzando anche ricerche scientifiche sulla loro efficacia, soprattutto nei casi di seborrea non grave. Secondo questa ricerca, infatti, le microfibre plastiche hanno una più alta velocità di assorbimento, fattore che porta a sperimentare come asciugamani in microfibra si asciughino prima e siano in grado di assorbire bene anche dopo essere stati bagnati e strizzati.
Il tessuto del pannetto Claroderm era composto da 86% Polyestere e 14% Polyamide, molto simile a quello delle microfibre attuali che però hanno una più moderna conformazione. I tessuti odierni hanno spesso una struttura a spicchi, coniugata, che si evolve in un trefolo disordinato con anche 20 sottofibre di spessore submicron.
Sul mercato di oggi troviamo diversi panni in microfibra, i migliori e più conosciuti sono:
– i Fisio Soft Longema, il cui tessuto è sicuro e dermo-compatibile come dimostrano i test effettuati, delicati, lavabili e riutilizzabili, per lei e per lui;
– i Panni Micropeeling AssiaMedica, realizzati in tecnofibra con tecnologia Silver, cioè con la presenza di ioni d’argento a garanzia di una forte azione antibatterica;
– i panni Glov, realizzati con fibre dalla forma a stella, di massima qualità, e disponibili anche nella comoda versione a guanto.
I panni in microfibra struccante sono uguali a quelli per le pulizie?
Il panno in microfibra per la pulizia della pelle e quello del supermercato ad uso casalingo sembrano essere uguali, tant’è che molte ragazze utilizzano quest’ultimo perché è più economico e più facilmente reperibile rispetto agli altri. In realtà, tra le due versioni esistono delle importanti differenze in quanto a qualità, sicurezza, efficacia e test dermatologici.
La microfibra che compone i panni ad uso dermocosmetico subisce una particolare lavorazione che li rende adatti all’utilizzo sul derma, mentre quelli a uso domestico non solo non ricevono questo trattamento, ma vengono lavorati con sostanze chimiche trattanti, che risultano invisibili a occhio nudo.
Solo i panni a uso dermocosmetico, inoltre, vengono sottoposti a test dermatologici effettuati in viso (su volontari) o in vitro, insieme a numerosi altri test: test ecotossicologici che dimostrano che i tessuti sono privi di formaldeide, ftalati e ammine aromatiche cancerogene; test di biocompatibilità che dimostrano che il tessuto non è sensibilizzante e non è citotossico (cioè non danneggia le cellule cutanee); patch test che testano la compatibilità e l’ipoallergenicità.
In sostanza, quindi, è sempre bene affidarsi a strumenti per la pulizia del viso sicuri e certificati, la cui efficacia sia comprovata.