L’estate è ormai vicina e con essa arriva anche il desiderio di ottenere quel colorito dorato che ci fa sentire decisamente meglio con noi stesse: ovviamente emerge il problema della scelta di quali creme solari utilizzare scegliendole in base all’affinità con la nostra pelle. Tutte sappiamo che esporsi al sole esige le necessarie precauzioni. Con i raggi UV occorre andarci cauti in quanto possono rivelarsi particolarmente dannosi. Sono in grado di accelerare il processo di invecchiamento della nostra pelle, e in casi gravi, possono determinare anche il melanoma, tumore maligno della pelle, purtroppo molto frequente nelle donne al di sotto dei 40 anni… Come si sul dire, prevenire è sempre meglio che curare. Per questi motivi è sempre bene utilizzare i prodotti più adeguati alla nostra pelle per far si che possiamo esporci al sole in totale sicurezza.
Come fare per abbronzarsi in sicurezza senza mettere a rischio la propria salute?
Per organizzare una esposizione solare corretta, occorrono pochi semplici accorgimenti: è necessario conoscere il proprio fototipo per poi stabilire il ritmo e la durata delle esposizioni,oltre ovviamente l’effettuare un’adeguata fotoprotezione avendo precedentemente idratato a fondo la propria pelle.
Ritengo sia fondamentale tenere presenti alcuni fondamentali fattori, al fine di scegliere il tipo di crema solare più adeguato alla nostra pelle:
Impariamo a conoscere il nostro fototipo
Le pelli a fototipo basso (pelle chiara rosea, rossa o lattea) hanno bisogno di attenzioni maggiori e di conseguenza, di tempi di esposizione decisamente più bassi. Se poi sono presenti efelidi, couperose, nei, o macchie e pelle sottile, occorre essere doppiamente prudenti . Queste tipologie di cute necessitano di un’esposizione molto graduale, con prodotti contenenti filtri ad alta protezione e, successivamente all’esposizione, l’applicazione abbondante di prodotti lenitivi ed idratanti. Viene da sé che con fototipi più alti (pelle scura nella tipologia mediterranea, pelle olivastra), i tempi di esposizione vanno ad allungarsi, sempre senza però rinunciare ad una protezione idonea seppur più bassa.
Prestiamo attenziona al ritmo e la durata delle esposizioni
Vanno presi in considerazione essenzialmente due paramenti: il tipo di pelle in esame e la potenza della fonte di irradiazione. Ormai abbiamo ben chiaro che i fototipi alti si abbronzano molto più facilmente e in modo veloce senza incorrere in eritemi, mentre quelli bassi si abbronzano molto meno e molto più lentamente. In questo caso è sempre meglio iniziare con brevi esposizioni andando via via ad aumentarle. Occorre poi lasciar trascorrere almeno 48 ore tra un’esposizione e l’altra affinché si attivi la melanogenesi tardiva che è quella più consistente. Va ricordato inoltre che l’intensità dei raggi solari dipende dall’orario, dall’altitudine, dalla limpidezza dell’atmosfera, ecc.: occorre pertanto rapportare a questi dati la durata dell’esposizione stessa. È sempre bene non esporsi nell’orario in cui i raggi del sole sono perpendicolari alla terra e quindi dalle 11 alle 15, per poi andare ad aumentare progressivamente l’esposizione iniziando da 15 minuti al giorno, sempre con protezione adatta.
Scegliamo una fotoprotezione adeguata alle nostre esigenze
Ciò che abbiamo detto in precedenza ci attesta che è necessario fornire alla pelle una protezione adeguata in base al proprio fototipo ed ai fattori ambientali. La cute nativamente, possiede dei filtri naturali particolarmente efficaci, ma in alcune condizioni questi non sono sufficienti. La fotoprotezione artificiale permette di implementare o sostituire le naturali difese della cute. Possiamo parlare quindi di schermi, filtri solari e integratori alimentari specifici, da usare da soli o in sinergia.
Scegliere le creme solari adeguate, è importante in quanto non solo hanno modo di fornire alla nostra pelle la protezione adeguata che essa richiede, tutelandola da eventuali danni causati dall’esposizione solare stessa, ma garantiscono anche un’abbronzatura duratura e uniforme che si protrae nel tempo.
I prodotti solari in commercio sono reperibili in numerosissime tipologie di fattori protezione (SPF) : basse, medie, alte e totali.
Basse: SPF 4 – 6 – 8 – 10 (idonee a fototipi scuri o a persone che si sono gia’ esposte regolarmente assumendo una colorazione brunastra miele).
Medie: SPF 12 – 15 – 20 – 25 (idonee a fototipi chiari o medi durante i primi giorni di esposizione o a pelli chiarissime e sensibili)
Alte : SPF 30 – 50 (idonee a persone con carnagioi estremamente chiare e sensibili, da utilizzarsi ad ogni esposizione, specie se si è soggetti ad eritemi ed ustioni solari).
L’SPF rappresenta una specie di moltiplicazione da svolgere in base ai tempi di esposizione caratteristici del nostro fototipo. Un fototipo 1 particolarmente chiaro, che di norma ha bisogno di 5 minuti di esposizione prima di arrossarsi, con l’utilizzo di una protezione 30, incrementerà il tempo di esposizione in totale sicurezza in base alla moltiplicazione 30 x 5, il che significa che potrà esporsi serenamente per 150 minuti prima di ripetere l’applicazione.
Le tipologie di creme solari presenti in commercio si differenziano le une dalle altre in base alla composizione e al tipo di filtro:
Creme con schermi solari
I prodotti schermanti solari hanno un’azione riflettente nei confronti dei raggi solari e vanno a proteggere la pelle totalmente. Sono caratterizzati da tipologie di creme coprenti solitamente a base di biossido di titanio, ossido di zinco, carbonato di magnesio, ecc. Proteggono dai raggi UVA, UVB e in parte anche dagli infrarossi.
Prodotti con filtri solari
I prodotti filtranti solari invece non riflettono i raggi come nel caso degli schermi appena trattati, ma vanno ad assorbirli, modificandone in questo modo la lunghezza d’onda e trasformandoli in raggi luminosi o infrarossi. I più conosciti sono senza dubbio i derivati del PABA, i cinnamati, i benzofenoni, i triazonici e l’ossibenzone. Vi sono poi numerosi prodotti naturali che posseggono proprietà filtranti, tra questi é bene ricordare: oleoliti di camomilla, iperico, calendola, flavonoidi e aloe. I filtri reperibili nella grande distribuzione vengono contraddistinti da una specifica numerazione che riporta il loro grado di protezione: bassa, media, alta o totale. La persistenza di un filtro o di uno schermo sulla pelle caratterizza la durata della protezione della nostra pelle. Occorre però prestare attenzione e applicare più volte il prodotto filtrante antisolare durante la giornata, sia se facciamo un bagno, sia se sudiamo intensamente, e in ogni caso dopo 2 o 3 ore dalla prima applicazione.
Acceleratori di abbronzatura
Personalmente tendo a non consigliarli mai. Si tratta di prodotti senza filtri solari, di conseguenza non proteggono ma, data la formulazione che possiedono, accelerano il processo di abbronzatura, stimolando la produzione di melanina. Tale famiglia di prodotti risulta essere piuttosto rischiosa se utilizzata incautamente. Idonea solo ed esclusivamente se applicata a soggetti con fototipo 5 quindi particolarmente scuro e già abbondantemente abbronzato, che necessita in ogni caso di una protezione, seppure bassa.
Integratori alimentari per l’abbronzatura
Gli integratori alimentari incrementano la resistenza della pelle esposta al sole. I più conosciuti e commercializzati sono quelli a base di Vitamina E, Vitamina PP, betacarotene e bioflavonoidi. I primi due proteggono maggiormente la pelle durante le esposizioni. Il betacarotene, invece, non è altro che un pigmento presente nella carota che ha la capacità di accumularsi nella pelle dove esterna un lieve effetto filtrante verso i raggi solari. Tutti questi componenti sono anche antiossidanti ed anti radicali liberi quindi vanno a prevenire in qualche modo il fenomeno del photoaging.
Idratare e reidratare la pelle
I raggi solari vanno ad alterare il film idrolipidico della pelle e ne incentivano così la perdita di acqua presente negli strati cutanei profondi e la traspirazione. È quindi opportuno, dopo l’esposizione solare, idratare la pelle al massimo. Applicazioni abbondanti e frequenti di creme idratanti specificatamente doposole sono un valido aiuto in quanto contrastano un’eccessiva secchezza d conseguentemente anche l’invecchiamento precoce. Inoltre è sempre utile applicare sulla pelle anche oli di origine naturale quali argan, olio si mandorle dolci, olio di semi di lino per mantenerla morbida e sana a lungo termine, conservandone in questo modo anche l’elasticità e protraendo cosi la durata dell’abbronzatura nel tempo.
Curare la pelle è fondamentale durante tutto l’anno, ma in estate qualche accorgimento in più serve. Gesti semplici che garantiscono una pelle sana e un’abbronzatura sana, duratura e priva di rischi.